Possibile un nuovo rinvio della riapertura delle discoteche. Il Governo attende il nuovo monitoraggio e i gestori protestano.
ROMA – Nuovo rinvio in vista per la riapertura delle discoteche. Il Cts nei giorni scorsi aveva dato il proprio via libera alla ripartenza di questo settore e la data ipotizzata dal Governo era quella del 10 luglio. Il rialzo dei contagi in tutto il mondo e il rischio di una ripresa dell’epidemia anche in Italia ha portato il premier Draghi, d’accordo con il ministro Speranza, a prendere del tempo sul via libera.
Come riportato da La Repubblica, la decisione definitiva dovrebbe essere presa dopo il monitoraggio di venerdì 9. Questo fa rendere quasi impossibile la riapertura dal 10 luglio. Possibile l’autorizzazione dal 17, ma non si esclude un rinvio a settembre per la ripartenza.
La protesta dei gestori delle discoteche
I ritardi del Governo non sono condivisi dai gestori delle discoteche. “Si balla dappertutto, tranne nei locali nati per fare questo – il commento di Maurizio Pasca, presidente di Silb-Fipe – abbiamo bisogno di una data certa anche perché tutto quello che sta succedendo è una vera e propria ipocrisia alla quale il governo ha il dovere di porre fine immediatamente […]“.
“Tutto quello che sta accadendo in questi giorni è abusivismo – ha aggiunto Pasca – e non si capisce come il governo possa tollerare tutte queste cose“.
Le discoteche riaprono il 17 luglio?
La partita è ancora aperta e nei prossimi giorni il premier Draghi potrebbe convocare un Consiglio dei ministri per dare il via libera alla riapertura delle discoteche. La prima data utile, visti i ritardi registrati negli ultimi giorni, sembra essere quella del 17 luglio.
Il via libera del Cts è arrivato e le regole sono state stabilite. Ora si attende solo l’autorizzazione del Governo e il prossimo monitoraggio sarà decisivo per la ripartenza dell’unico settore ancora chiuso in Italia.